2
10
44
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/147/Fua_109.pdf
2e3689ad574037ef0ac87c3a49934f3a
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01 - Crescita e sviluppo economico
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La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Libri
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Lo sviluppo economico in Italia : storia dell'economia italiana negli ultimi cento anni : 3. Studi di settore e documentazione di base
Description
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Lo sviluppo economico in Italia : storia dell'economia italiana negli ultimi cento anni : 3. Studi di settore e documentazione di base / scritti di L. Bruni ... [et al.] ; a cura di Giorgiò Fuà. - Nuova ed. ampliata, 3. ed. - Milano : Franco Angeli, 1978. - 618 p. ; 22 cm.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Bruni, Luigi
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Angeli
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1978
Language
A language of the resource
Italiano
Italia
Storia
Sviluppo economico
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/146/Fua_105.pdf
8fa1ab92a0425c2b5f76c974dbc16e6f
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01 - Crescita e sviluppo economico
Description
An account of the resource
La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Libri
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Lo sviluppo economico in Italia : storia dell'economia italiana negli ultimi cento anni : 2. Gli aspetti generali
Description
An account of the resource
Lo sviluppo economico in Italia : storia dell'economia italiana negli ultimi cento anni : 2. Gli aspetti generali / scritti di V. Balloni ... [et al.] ; a cura di Giorgio Fuà. - Nuova ed. ampliata, 3. ed. - Milano : Franco Angeli, 1978. - 546 p. ; 22 cm.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Balloni, Valeriano
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Angeli
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1978
Language
A language of the resource
Italiano
Domanda
Italia
Produzione
Retribuzione
Storia
Sviluppo economico
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/18/136/Fua_175.pdf
a85a0f2a229b0fc4a93ff510a180cace
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Title
A name given to the resource
05 - Inflazione, programmazione economica nazionale, tassazione, politica del territorio
Description
An account of the resource
Nella sua nota autobiografica Fuà ricorda, con un certa modestia, di avere anche avuto un intermittente interesse per alcuni grandi temi della politica economica. Se il tema della politica del territorio si inquadra perfettamente nella visione di un processo di sviluppo che ha al suo centro fattori imprenditoriali che si alimentano fortemente di un contesto locale, gli altri temi di Fuà – che lo avevano forse interessato di meno in età più avanzata – debbono tuttavia essere riconsiderati attentamente. Il problema della programmazione, nel pensiero di Fuà e Sylos Labini (autori di uno dei primi ed ultimi tentativi in Italia di proporre una visione programmatica a lungo termine) non era essenzialmente una questione tecnica. Per quanto Fuà sia stato fra gli iniziatori in Italia della ricerca su modelli econometrici di previsione a breve-medio termine, il suo approccio aveva a che vedere con la capacità di un sistema politico di darsi degli obiettivi, connessi in effetti proprio ad una visione degli ostacoli allo sviluppo e delle finalità di diffusione del benessere. In questo quadro, l’attenzione per l’interazione fra tassazione, risparmio e inflazione resta un ingrediente insostituibile della visione della politica economica. Ad esempio, la questione del risparmio nazionale è a sua volta connessa con i problemi demografici, e della possibilità concreta per gli imprenditori di trovare credito per i loro progetti. L’attenzione di Fuà per il ruolo della banca era quindi parte integrante della sua visione di un sistema capitalistico in cui l’interazione fra mercato finanziario e mercato dei beni era mediata ancora una volta dalla posizione centrale nello sviluppo del soggetto imprenditoriale. Il tema non potrebbe essere più attuale.
Rapporti di ricerca
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Title
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Allegato alla "Nota sull'attuale congiuntura economica in Italia e sulle politiche per fronteggiarla".
Description
An account of the resource
Allegato alla "Nota sull'attuale congiuntura economica in Italia e sulle politiche per fronteggiarla". - <s.l.> : <s.n.>, <s.d.>. - 16 p. ; 24 cm. ((Allegati statistici.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Source
A related resource from which the described resource is derived
Fa parte di: Nota sull'attuale congiuntura economica in Italia e sulle politiche per fronteggiarla / elaborata da un gruppo di lavoro della sezione economica della Direzione del Partito socialista italiano e fatta propria dalla maggioranza della Direzione. - \S.l. : s.n., 196.! (Roma : SETI).
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
196?
Language
A language of the resource
Italiano
Bilancia dei pagamenti
Congiuntura economica
Italia
Mercati finanziari
Politica economica
Prezzi
PSI
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/130/Fua_170.pdf
98b9c8013513dd408b052f084273b9b7
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A name given to the resource
01 - Crescita e sviluppo economico
Description
An account of the resource
La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Libri
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An annual chain index of Italy's real product, 1861-1989
Description
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An annual chain index of Italy's real product, 1861-1989 / Giorgio Fuà, Mauro Gallegati. - Ancona : Università degli studi di Ancona, Dipartimento di Economia, 1993. - 33 p. ; 21 cm.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Gallegati, Mauro
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Università degli studi di Ancona, Dipartimento di Economia
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1993
Language
A language of the resource
Inglese
Indici economici
Italia
Prodotto reale
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/127/Fua_166.pdf
0c09b5d22b6292c4e123497be9f71977
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01 - Crescita e sviluppo economico
Description
An account of the resource
La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Capitoli di libri
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Title
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Decline of agriculture and Engel's law in the italian experience
Description
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Decline of agriculture and Engel's law in the italian experience / Giorgio Fuà. - Bologna : Il Mulino, 1992. - P. 203-214 ; 24 cm. ((Sta in: Italian economic papers. Vol. 1 / Edited by Luigi L. Pasinetti ; On behalf of Società Italiana degli Economisti.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Source
A related resource from which the described resource is derived
Sta in: Italian economic papers. Vol. 1 / Edited by Luigi L. Pasinetti ; On behalf of Società Italiana degli Economisti.
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Il mulino
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1992
Language
A language of the resource
Italiano
Agricoltura (declino del)
Domanda
Italia
Legge di Engel
Occupazione
Redditi
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/120/Fua_156.pdf
4b795b02893bc8f650d98a13928ea031
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Title
A name given to the resource
01 - Crescita e sviluppo economico
Description
An account of the resource
La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Articoli
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Title
A name given to the resource
Industrializzazione e deindustrializzazione delle regioni italiane secondo i censimenti demografici : 1881-1991
Description
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Industrializzazione e deindustrializzazione delle regioni italiane secondo i censimenti demografici : 1881-1991 / di Giorgio Fuà e Samuela Scuppa. - Bologna : Il Mulino, 1988. - P. 307-319 ; 21 cm. ((Sta in: "Economia Marche", A. 7., n. 3 - dicembre 1988.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Scuppa, Samuela
Source
A related resource from which the described resource is derived
Sta in: "Economia Marche", A. 7., n. 3 - dicembre 1988.
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Il mulino
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1988
Language
A language of the resource
Italiano
Censimenti
Deindustrializzazione
Industriailizzazione
Italia
Regioni italiane
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/118/Fua_154.pdf
d38e7f004d8a6ab5932c8ecbc1b49c7d
Dublin Core
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Title
A name given to the resource
01 - Crescita e sviluppo economico
Description
An account of the resource
La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Capitoli di libri
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Title
A name given to the resource
Small-scale industry in rural areas: the Italian experience
Description
An account of the resource
Small-scale industry in rural areas: the Italian experience / Giorgio Fuà. - <London> : Macmillan Press, <s.d.>. - P. 259-279 ; 21 cm. (( Estratto da: The Balance between industry and agriculture in economic development : Proceedings of the 8. World Congress of the International Economic Association, Delhi, India / edited by Kenneth J. Arrow. Vol. 1: Basic Issues.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Source
A related resource from which the described resource is derived
Estratto da: The Balance between industry and agriculture in economic development : Proceedings of the 8. World Congress of the International Economic Association, Delhi, India / edited by Kenneth J. Arrow. Vol. 1: Basic Issues.
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Macmillan Press
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1988
Language
A language of the resource
Inglese
Agricoltura
Equilibrio
Industria
Italia
Sviluppo economico
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/106/Fua_130.pdf
239c27f8448dd4e20d1befa66de3fd44
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A name given to the resource
01 - Crescita e sviluppo economico
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La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Libri
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Lo sviluppo economico in Italia : storia dell'economia italiana negli ultimi cento anni : 1. Lavoro e reddito
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Lo sviluppo economico in Italia : storia dell'economia italiana negli ultimi cento anni : 1. Lavoro e reddito / di Giorgio Fuà. - Milano : Angeli, ©1981. - 386 p. ; 22 cm.
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Angeli
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1981
Language
A language of the resource
Italiano
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Italia
Lavoro
Redditi
Storia
Sviluppo economico
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/14/103/Fua_125.pdf
a55668f225cf73db47b0e2745b57e543
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Title
A name given to the resource
01 - Crescita e sviluppo economico
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La distinzione fra crescita e sviluppo economico, e più generalmente sviluppo sociale, è un tema centrale, e tuttora aperto e controverso dell’economia politica, intesa come disciplina autonoma, ma intersecata con la più ampia indagine delle condizioni del progresso sociale e politico. Questa distinzione rischia spesso di andare perduta quando la teoria tradizionale della crescita si focalizza esclusivamente sulla dotazione di fattori tradizionali, il capitale e le forze di lavoro, considerando il progresso tecnico come un fattore esogeno dello sviluppo. Il fenomeno della crescita è strettamente connesso alla misurazione della intensità e del valore degli scambi di mercato, ed al concetto di Pil che – molto imperfettamente – tenta di misurare i progressi in questo ambito. Del resto, la teoria della crescita contemporanea, ha tentato, con alterni successi, di incorporare in questo contesto di analisi, altri ingredienti, in particolare il capitale umano, le conoscenze scientifiche e tecnologiche, l’ambiente e le risorse naturali, la qualità delle istituzioni. Il fenomeno dello sviluppo si presta forse meno ad una analisi formalizzata e quantititiva, ma consente di cogliere dimensioni più ricche sotto il profilo del progresso civile. Ciò ha che vedere con l’altro tema centrale per Fuà, il concetto di benessere, su cui torniamo in seguito. Ma ha anche a che vedere con la dimensione qualitativa di fenomeni sociali complessi, fra cui un ruolo di rilievo ha la figura dell’imprenditore. Per Fuà l’imprenditore è un individuo, come egli stesso è stato, che non necessariamente si propone di massimizzare il profitto, ma che è mosso dall’impulso ad organizzare intorno alla sua leadership gruppi di persone che condividono obiettivi e modalità di azione. Benché l’imprenditore sia storicamente associato all’impresa nel mercato, nella visione di Fuà il tipo umano imprenditoriale è sia il prodotto che il promotore di una particolare forma di agire umano, ed è quindi essenzialmente un fenomeno culturale. Le condizioni sociali che consentono a questa particolare forma di organizzatore sociale di prosperare sono un tema di grande attualità, non solo per una visione dell’impresa in senso proprio, ma anche per il progresso delle istituzioni pubbliche e private in senso più ampio. Lo studio di casi di successo e di insuccesso in contesti specifici, sia di grandi che di piccole organizzazioni, sia in contesti molto evoluti che in territori a sviluppo intermedio e tardivo, offre ampio materiale empirico per una rinnovata riflessione in questo ambito. I rischi che una società corre quando il tipo imprenditoriale viene soffocato e spiazzato dallo speculatore finanziario e dall’opportunista istituzionale sono oggi tornati di attualità, nella riflessione critica da un lato sulla empasse dei sistemi pubblici, dall’altro dalla involuzione dei mercati finanziari. Negli uni e negli altri il tipo imprenditoriale come aggregatore di energie intorno a progetti innovativi è sostituito da massimizzatori di rendite di vario tipo, che finiscono con soffocare le possibilità di sviluppo sociale in senso pieno.
Capitoli di libri
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L'economia politica in Italia dalle origini alla prima metà del '900
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L'economia politica in Italia dalle origini alla prima metà del '900 / di Giorgio Fuà. - Bologna : Cappelli, 1980. - P. 17-30 ; 22 cm. ((Sta in: Il pensiero economico italiano : 1850 - 1950 / a cura di Massimo Finoia. - Bologna : Cappelli, 1980.
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
Source
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Sta in: Il pensiero economico italiano : 1850 - 1950 / a cura di Massimo Finoia. - Bologna : Cappelli, 1980.
Publisher
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Cappelli
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1980
Language
A language of the resource
Italiano
Economia politica
Italia
-
https://giorgiofua.univpm.it/files/original/16/98/Fua_117.pdf
5ae0c77850e035b9170acdb7d01aa462
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03 - Occupazione
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Nella riflessione degli economisti politici il tema dell’occupazione non andrebbe considerato come argomento specialistico, ma come uno degli aspetti centrali della riflessione sulle caratteristiche dello sviluppo. Qui Fuà ha attratto l’attenzione sulla esistenza di mercati del lavoro dualistici, con un settore formale che gode di determinate tutele legali e sindacali, e un settore informale, talvolta persino illegale che opera su una scala non marginale. I due settori sono tuttavia interconnessi direttamente e indirettamente, e in Italia la questione di un soddisfacente equilibrio resta largamente irrisolta. Il rilancio dell’indagine empirica non solo sugli effetti della legislazione del lavoro, ma più in generale sulla compresenza di modelli organizzativi, come la grande impresa e le istituzioni pubbliche, dove il lavoro è disciplinato da norme formali, e le piccole imprese (non solo manifatturiere, ma crescentemente nei servizi) dove si osserva una miscela di ricorso a legislazione alternativa, e di norme informali (ad esempio basate su legami familiari, o persino su circuiti di clandestinità) appare centrale nella riflessione sullo sviluppo. Sotto questo profilo occorre tornare a considerare la interazione sulla dimensione macroeconomica di fenomeni quali l’occupazione, il tasso di partecipazione (femminile, giovanile, ecc) e la dimensione microeconomica. La connessione del tema dell’occupazione con gli aspetti demografici e con la piuù ampia tematica dei modelli di sviluppo appare molto forte.
Articoli
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Employment and productive capacity in Italy
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Employment and productive capacity in Italy / Giorgio Fuà. - Roma : Banca Nazionale del Lavoro, 1977. - P. [215]-244 ; 24 cm. ((Contenuto in: Quarterly review. Banca Nazionale del Lavoro, n. 122, September 1977
Creator
An entity primarily responsible for making the resource
Fuà, Giorgio
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A related resource from which the described resource is derived
Contenuto in: Quarterly review. Banca Nazionale del Lavoro, n. 122, September 1977
Publisher
An entity responsible for making the resource available
Banca Nazionale del Lavoro
Date
A point or period of time associated with an event in the lifecycle of the resource
1977
Language
A language of the resource
Inglese
Capacità produttive
Italia
Occupazione